martedì 30 novembre 2021



Il 30 novembre la Toscana celebra solennemente la sua festa, esaltando il carattere rivoluzionario e anticipatore delle grandi riforme lepoldine, culminate nell’abolizione della pena di morte e della tortura nel 1786, a sottolineare i valori di civiltà di cui questa terra si è fatta storicamente interprete. 

La riforma fu fortemente voluta dal Granduca Pietro Leopoldo, recependo le istanze elaborate da Cesare Beccaria nel suo fondamentale "Dei delitti e delle pene", in cui, per la prima, volta si mettevano in discussione che la crudeltà della pena e la durezza delle condizioni detentive potessero rappresentare un elemento dissuasivo, sostenendo piuttosto che la clemenza e la dignità del trattamento fossero mezzi di redenzione per il condannato. 

Alla riforma penale seguì il rogo delle “Forche ovunque si trovino” e degli strumenti di tortura, segno tangibile e spettacolare dell’inizio di una nuova epoca.


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